lunedì 16 ottobre 2017

A proposito del RIAR e la sua famosa "Lista Chiusa" Alfa Romeo

Ma perchè una lista chiusa? Perchè una definizione che sa tanto di esclusione, di riservatezza , di off limits?

Ecco qua il perchè. Il RIAR persegue da oltre 50 anni il fine di salvaguardare e promuovere il patrimonio storico e culturale dell'Alfa Romeo, una delle eccellenze del nostro paese universalmente riconosciuta. E questo impegno che si protrae da mezzo secolo ( con un'Alfa che ha cento anni ! ) ha dato i suoi frutti. Un impegno che, grazie al RIAR, ha portato le storiche Alfa in giro per il mondo, anche nei momenti di maggior torpore dell'Azienda, tenendo alta una bandiera simbolo di passione costante ed evidente eccellenza. Basti solo ricordare che il RIAR nel 1968 ha inventato la Mille Miglia storica, seguita l'anno successivo dalla Milano - San Remo e nel 1973 dalla Targa Florio storica, quindi dal gran raduno a Lacuna Seca negli USA, .... e ovunque nel mondo sempre a raccontare, con a fianco un vero e proprio museo itinerante dei propri Soci, la magnifica storia dell'Alfa elevandone immagine e valori.

E ora si scopre che le Alfa Romeo di cessata produzione sono tra le vetture più ambite non solo di ogni collezionista o semplice appassionato ma anche di coloro che di esse fanno oggetto di compravendita. Nessuno è mai rimasto deluso da esse. E se lo è stato ciò è avvenuto perchè ha ceduto la propria " vecchia " Alfa Romeo. Le grandi aste internazionali o anche i semplici mercatini nazionali hanno sempre premiato le nobili auto milanesi. Nobili, appunto. Autonobili, perchè rappresentate non solo da un marchio indiscutibilmente ed assolutamente storico, quello dei Visconti di Milano, già guerrieri alle Crociate, ma sopratutto perchè esse hanno sempre rappresentato l'Italia operosa e ingegnosa, leggiadra e sportiva, temeraria e vincente.

Il RIAR è legato quindi a una tradizione che vuole e deve continuare secondo principi legati alla salvaguardia di un patrimonio storico prestigioso e prezioso, meritevole di essere rispettato e tutelato sopratutto oggi che si tende a dimenticare o ignorare uomini e valori che hanno reso onore al nostro paese.

E ora si torna alla nostra Lista Chiusa.

Essa non è altro che un semplice elenco di recenti modelli Alfa Romeo di cessata produzione che, come potete vedere dall'Allegato, sono stati prodotti fino al 31 dicembre 1996 nonchè quelli elencati nella Lista prodotti dal 1 gennaio 1997 purchè in ottime condizioni di conservazione o restauro.  E' una lista davvero molto ampia e racchiude la più recente produzione di vetture Alfa Romeo non ancora " ufficialmente " di interesse storico ma assolutamente meritevoli di essere protette, tutelate e ... messe da parte !  Questo appunto per mantener viva una tradizione che deve continuare ma anche per aiutare gli appassionati,  particolarmente i più giovani, spronandoli a non disperdere queste auto anche grazie ad alcuni benefici economici particolarmente assicurativi, visto che via via molte regioni italiane stanno eliminando quelli fiscali.

Esse, proprio grazie a questo elenco, hanno cominciato a essere custodite dai loro proprietari e ad essere usate in modo diverso, più attento e rispettoso, consapevoli di avere comunque fra le mani una vettura particolare dal marchio glorioso ed universalmente amato.
Grazie a questo elenco il RIAR ha tutelato e "salvato" da esportazione o addirittura rottamazione tante vetture che rappresentano comunque momenti di storia industriale e sociale  importanti e significativi restituendo ad esse dignità e valore. Non vecchie  auto usate ma autonobili, perchè dietro e dentro le loro fattezze si cela infatti una ricchezza centenaria di storia, di immagine, di eccellenza. Tutte caratteristiche che questo Marchio ancora racchiude.

Questa la precisa strategia del Registro Italiano Alfa Romeo (RIAR), Club ufficiale della Casa, che persegue, sin dalla sua fondazione nel 1962, il fine di salvaguardare il patrimonio storico e culturale del Marchio promuovendo iniziative in vari campi che ne esaltino immagine e conoscenza come peraltro ampiamente raccontato ed illustrato nel sito www.riar.it.


Stefano d'Amico  
Presidente Registro Italiano Alfa Romeo International Club